venerdì 29 gennaio 2010

Come si muovono le onde all'interno della Terra:
Ogni qualvolta avvenga un terremoto o una esplosione,  dal punto di energizzazione (ipocentro) si radiano delle onde verso tutte le direzioni. Queste onde si muovono in fronti d'onda sferici. 


L' ipocentro (2) è il punto di origine del terremoto, sul piano di faglia (3). La sua proiezione in superficie è l'epicentro(1)

Il moto delle onde è fortemente influenzato dalla composizione chimico fisica della Terra, che agisce sulla ampiezza e velocità di propagazione delle onde. Questo è un ottimo esempio di come mai un sisma ha effetti così diversi in diverse zone dovute a  variazioni di velocità ed ampiezza.

 

Nel video sotto è visualizzato il transito del fronte d'onda relativo al terremoto di Haiti, misurato dall'array sismologico USARRAY negli Stati Uniti. 




 
COSA SONO GLI TSUNAMI:
Uno tsunami (dal giapponese 津波 che significa onda del porto; il termine onda di marea è generalmente sinonimo, ma non nell'utilizzo scientifico, in quanto gli tsunami non sono legati alla marea) è una serie di onde che hanno origine da un terremoto, terremoto sottomarino, attività vulcanica, frane, impatti meteoritici nel mare o vicino ad esso.
Ultimamente il termine tsunami (dal giapponse tsu "porto" e nami "onda", ovvero "onda contro il porto") è ormai entrato in uso nella lingua italiana corrente come sinonimo di maremoto, soprattutto grazie all'abuso di tale termine da parte di giornali e   televisioni, a discapito del termine italiano. Il significato dei due termini è sostanzialmente lo stesso: indica una ondata anomala che si abbatte sulle coste, a prescindere dalla causa che possa averla originata. L'origine, infatti, può spesso essere un terremoto sottomarino, il quale, pur interessando il fondo del mare, è comunque un movimento della crosta terrestre, quindi è semplicemente un terremoto. Non per questo il termine maremoto è però in alcun modo legato a tale eventuale origine sismica, tant'è vero che si parla di maremoto anche descrivendo un'ondata prodotta dall'impatto di un grosso meteorite con un oceano.
L'energia di uno tsunami è costante, in funzione della sua altezza e velocità: quando l'onda si avvicina alla terra, la sua altezza aumenta mentre diminuisce la sua velocità. Le onde viaggiano a velocità elevate, più o meno senza essere notabili quando attraversano le acque profonde, ma la loro altezza può crescere fino a 30 metri e più quando raggiungono la linea costiera. Gli tsunami causano gravi distruzioni su coste e isole.


Molte città che si affacciano sull'oceano Pacifico, principalmente in Giappone ma anche nelle Hawaii, hanno sistemi di allarme e procedure di evacuazione in caso di gravi tsunami. Un evento sismico potenzialmente tsunami-genico può essere predetto da vari istituti di sismologia in varie parti del mondo.
Al momento non esiste alcun modello affidabile in grado di correlare il verificarsi di un evento sismico alla generazione di uno Tsunami. L'unico modo per misurare l'effettiva generazione di uno Tsunami è tramite la misurazione del livello marino. Attualmente misurazioni per l'inoltro di allarmi precoci, con il necessario livello di attendibilità, possono essere effettuate soltanto tramite l'impiego di sistemi posizionati sul fondo marino e capaci di trasmettere in tempo reale i dati acquisiti. A causa dell'elevata velocità di propagazione degli Tsunami sugli alti fondali e, supponendo di voler disporre di almeno un'ora di preavviso, sarà dunque necessario dispiegare le piattaforme ad una distanza di circa mille chilometri dalla costa che si intende allertare. Naturalmente in questo caso la sorgente tsunami-genica dovrà essere ad una distanza maggiore. Sono in corso al momento numerosi esperimenti volti alla determinazione di un modello affidabile capace di correlare le rilevazioni sismiche alla generazione di Tsunami. Nessuno di questi sistemi può proteggere completamente contro uno tsunami se questo è innescato da un fenomeno molto vicino alla linea di costa in quanto non sarebbe possibile allertare la popolazione in tempo. Un notevole contributo potrà essere fornito dallo studio di Tsunami di piccola entità (baby Tsunami) e dalla loro correlazione con eventi sismici di modesta intensità, rilevati direttamente sul fondo oceanico in addenda alle reti sismiche terrestri. Progetti in tal senso orientati sono in corso anche in Italia.


Modellino rappresentante l'onda frangente di uno tsunami
 
Schema di uno tsunami

 
In decollo sullo shuttle

Ecco qua una fantastica esperienza di vita, decollare con uno shuttle per raggiungere lo spazio. Questi video ci offrono un'ottima visuale interna della fase di decollo...LIFT OFF




HAPPY BIRTHDAY ARIANE



Il Programma Ariane si riferisce ad una serie di razzi vettori di uso civile costruiti e progettati dal consorzio Arianespace per conto dell'Agenzia Spaziale Europea. Ariane viene dal francese, e deriva dal nome mitologico di Arianna.




La prima proposta di un progetto Ariane europeo di razzi per uso spaziale venne avanzata dalla Francia negli anni settanta. Fu in assoluto il secondo programma di questo tipo; il primo, il Progetto Europa, fu un insuccesso. Il nome in codice del programma Ariane era L3S (l'acronimo francese per razzi di terza generazione). L'ESA ha supervisionato tutto lo sviluppo dei razzi e ha fornito le infrastrutture di lancio per i test; mentre la Arianespace (una azienda privata), si è occupata della progettazione e della costruzione, oltre a operazioni varie, tra cui il marketing.

L'Arianespace lancia i razzi Ariane dal Centre Spatial Guyanais, a Kourou, nella Guyana Francese, dove la vicinanza dell'equatore dà un notevole vantaggio per il lancio di vettori.

Le versioni del razzo Ariane sono:

* Ariane 1, il cui primo volo di successo è avvenuto il 24 dicembre 1979
* Ariane 2, lanciato la prima volta con successo il 20 novembre 1987 (il primo volo in assoluto avvenne il 30 maggio 1986, ma fallì)
* Ariane 3, lanciato per la prima volta il 4 agosto 1984
* Ariane 4, lanciato la prima volta con successo il 15 giugno 1988
* Ariane 5, lanciato per la prima volta con successo il 30 ottobre 1997 (il primo volo in assoluto avvenne il 4 giugno 1996, ma fallì).

Al gennaio 2002 145 Ariane hanno trasportato ben 247 satelliti artificiali, mettendone in orbita con successo 230.

giovedì 28 gennaio 2010

La mia galleria (1)-L'impressionismo di Claude Monet

« Monet non è che un occhio ma, buon Dio, che occhio! »

(Cézanne)


BORDIGHERA


VELA SULLA SENNA


CASA DI ARTISTA


SOL LEVANTE


AUTORITRATTO